L’India è una delle zone privilegiate per il traffico di minori che avviene spesso all’interno del paese,sono molti quelli che provengono dal Nepal e dal Bangladesh. Bambini/e e ragazzini possono anche essere venduti nel mercato del lavoro minorile, della prostituzione o del turismo sessuale minorile,dalle loro stesse famiglie. Spesso sono sscelti dai trafficanti per accattonaggio forzato, traffico di organi, se costretti a chiedere l’elemosina possono subire amputazione degli arti, o essere accecati con acido. Ci sono potentissimi racket organizzati per il sequestro, come dichiarato dalla Ong indiana Shakti Vahini. E’ Un giro d’affari milionario che non si ferma di fronte a nulla. Il destino dei bimbi rapiti è terribile: quasi l’80% delle vittime delle tratta finisce negli ingranaggi della prostituzione o della pornografia infantile; per costringerli, i piccoli subiscono violenze brutali, compresi gli stupri. Come ha denunciato Shaina Nana Chudasama, portavoce del Partito del Popolo Indiano, nelle case chiuse gli uomini pagano 100 rupie (poco più di un euro) a cambio di relazioni sessuali con i minori. Per punire severamente anche i clienti, Chudasama ha lanciato una raccolta firme su change.org che ha già raggiunto oltre 100mila adesioni.