Un recente rapporto Onu,Les enfant dans le conflict armè, stima in circa ottomila i minorenni utilizzati come guerrieri. I dati riguardano il 2022. I Paesi più interessati sono stati RDC, Somalia, Mali e Siria. In Somalia oltre mille piccoli anche di otto anni sono stati reclutati, circa 900 da Al Shabab ma anche da Esercito e Polizia. L’utilizzo dei piccoli nelle guerre è utile per terrorizzare le popolazioni nemiche: i fanciulli facilmente possono essere trasformati in carnefici. La fame è anche un’altra leva potente, chi ha i fucili può mangiare. Circa quattromila piccoli sono stati rapiti dalle loro case, dalle scuole o in spazi pubblici, come nella RDC e in Somalia, per alimentare le guerre in molte parti del mondo. Quasi novemila bambini sono stati uccisi o feriti; i Paesi più colpiti sono stati Ucraina (477 morti, 909 feriti), Israele e Palestina (55 morti e 1087 feriti), Afghanistan (253 morti e 656 feriti), Siria (309 morti e 409 feriti) e Somalia (166 morti e 546 feriti), In tanti conflitti eserciti e milizie hanno fatto ampiamente ricorso agli stupri. L’ONU ne ha stimati circa mille e duecento casi, per lo più in RDC, Somalia, Sud Sudan, Repubblica Centro Africana e Nigeria. Le fanciulle fungono da “spose” , oppure come cuoche, messaggere, ma anche kamikaze.