In Italia sono 427 mila i minorenni che nell’arco temporale 2009-2014 hanno vissuto la violenza dentro casa. Diretta o indiretta. In quest’ultimo caso il bambino prende consapevolezza di quello che sta accadendo osservando gli effetti stessi della violenza esercitata da padri, compagni od ex-partners sul corpo della propria mamma, sulla psiche e sull’ambiente in cui vive.
La violenza domestica, diretta e indiretta ha degli effetti dal punto di vista fisico, cognitivo e comportamentale
- Se si subisce violenza domestica cosa fare?
- Rivolgersi ai centri specializzati: Centri-Sportelli anti-violenza; o telefonare al numero nazionale anti-violenza/stalking: 1522. Attivo h24, multilingue, gratuito..
- Se si è testimoni diretti di violenza domestica cosa fare’ (caso dei vicini che sentono urla, botte etc) Approcciare con discrezione l’argomento, ascoltare la persona coinvolta, suggerendo di rivolgersi ai servizi specializzati che possono offrire sostegno come il numero nazionale anti-violenza stalking 1522 oppure i centri-sportelli antiviolenza.
- Se si è testimoni indiretti di violenza assistita (se quindi si notano i segnali rilevatori sul bambino) A secondadella relazione con il minore in questione (figlio di amici, conoscenti, compagno di classe del proprio figlio etc..), cercare di approfondire con alcune figure di riferimento del minore (insegnante, baby sitter, parenti, amici adulti) la situazione famigliare. Gli insegnanti, il personale sanitario in servizio nei presidi pubblici e gli operatori dei servizi pubblici hanno l’obbligo di segnalare il caso di violenza o maltrattamento in famiglia alle autorità competenti che attraverso le indagini verificheranno la sussistenza o meno di un reato.