Traffico minorenni(da Freedom United)


Per traffico di minorenni si intende il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’alloggio o l’accoglienza di un bambino o di una bambina ai fini di sfruttamento. Si tratta di un caso particolare di traffico di esseri umani regolato dal protocolli di Palermo.

Secondo la legislazione internazionale nel caso di traffico di minori non è necessario provare l’impiego di mezzi illeciti, come l’utilizzazione della forza o la frode, ed è irrilevante il fatto che il minore abbia acconsentito o meno al suo trasferimento.

L’ILO amplia questa definizione affermando che lo spostamento e lo sfruttamento sono aspetti chiave della tratta di bambini[1]. La definizione di “bambino” utilizzata qui è quella elencata nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia del 1989 che afferma: “bambino significa ogni essere umano di età inferiore a 18 anni, a meno che, secondo la legge applicabile al bambino, la maggiore età si raggiunga prima.”[2] La distinzione delineata in questa definizione è importante, perché alcuni paesi hanno scelto di fissare la “maggiore età” a un valore inferiore a 18 anni, influenzando così ciò che costituisce esattamente dal punto di vista legale la tratta di minori[1]. I bambini vittime della tratta possono essere sfruttati sessualmente, utilizzati nelle forze armate, nel traffico di droga e nell’accattonaggio minorile.