I dati raccolti , hanno trovato conferma nella recente ricerca “Domani (Im)possibili”, sul tema della povertà minorile e delle aspirazioni degli adolescenti. La ricerca, lanciata per l’evento IMPOSSIBILE 2024, mostra che i giovani tra i 15 e i 16 anni, il 43,7% degli adolescenti aiuta in vario modo la famiglia ad affrontare le spese e, tra questi, il 18,6% ha svolto e svolge qualche attività lavorativa per non gravare sulla famiglia in difficoltài.In Italia la legge stabilisce la possibilità per gli adolescenti di iniziare a lavorare a 16 anni, avendo assolto l’obbligo scolastico. Dall’indagine sul lavoro minorile in Italia “Non è un gioco”, emerge che quasi un 14-15enne su cinque svolge o ha svolto, un’attività lavorativa prima dell’età legale.le cause principali del lavoro minorile sono associate ai contesti familiari La ricerca Domani (Im)possibili”, sul tema della povertà minorile e delle aspirazioni degli adolescenti mostra che i giovani tra i 15 e i 16 anni, il 43,7% aiuta in vario modo la famiglia , avendo assolto l’obbligo scolastico. Dall ‘lndagine sul lavoro minorile in Italia “Non è un gioco”, emerge che quasi un 14-15enne su cinque svolge o ha svolto, un’attività lavorativa prima dell’età legale consentita, ovvero 16 anni.L’ indagine Domani (Im)possibili”, sul tema della povertà minorile e delle aspirazioni degli adolescenti., lanciata per l’evento IMPOSSIBILE 2024, mostra che i giovani tra i 15 e i 16 anni, il 43,7% degli adolescenti,aiuta in vario modo la famiglia ad affrontare le spese la crisi economica e l’aumento della povertà in Italia, basti pensare che sono 1 milione 382 mila i minori che vivono in povertà, il 14,2% del totale, e rischiano di far crescere il numero dei minori costretti a lavorare spingendone molti verso le forme di sfruttamento più intense. e anche portarli allacondizione futura di giovani ‘NEET’ (Not in Education, Employment, or Training), alimentando la trasmissione intergenerazionale della povertà e dell’esclusione sociale. I ragazzi e le ragazze di età compresa tra 15 e 29 anni in questa situazione in Italia erano 1 milione e 500mila nel 2022, il 19 % della popolazione di riferimento. (per maggiori informazioni contatttare Save The Children)
Autore: shadow children project
Lodi: sgominata rete di pedofili online. Scoperte 215mila foto con minori (IL GIORNO)
L’inchiesta parte con la segnalazione di presunti abusi sessuali commessi da un padre sulla figlia minorenne. I fatti, secondo quanto accertato, si sarebbero protratti nel tempo, nelle province di Milano, Pavia e Lodi, luoghi dove la famiglia di presunti vittima e aguzzino ha abitato nel corso del tempo (in particolare in un comune del Centro Lodigiano E a maggio 2023 l’indagato, un 46enne residente nella provincia di Milano, segnalato da un altro uomo, aveva ricevuto notifica di una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano.Lo stesso, a maggio 2024, è stato condannato, dal tribunale di Milano, con sentenza di primo grado, alla pena di anni 12 e 50.000 euro di multa. Intanto gli accertamenti sul conto del 46enne hanno consentito l’acquisizione di imponente materiale probatorio, tra cui migliaia di file video e foto pedopornografici di diversa provenienza, presenti nei dispositivi informatici sequestrati e in uso al soggetto arrestato. Nel corso delle indagini, i riscontri ottenuti hanno nel complesso portato all’arresto in flagranza di reato di 4 soggetti residenti nelle province di Milano, Brescia, Taranto e Bari, trovati in possesso di notevole quantità di materiale video e fotografico di natura pedopornografica. La stessa attività investigativa ha portato al deferimento di ulteriori tre uomini, uno dei quali residente in Germania e per il quale è stata interessata la competente Autorità Giudiziaria tedesca.
Smascherata rete di pedofili online: Anche un prete nella rete. Provvedimenti pure a Reggio Calabria (14/10/24)
Le indagini, durate oltre sei mesi e condotte anche sotto copertura, hanno permesso di individuare numerosi pedofili dediti alla divulgazione e alla pubblicizzazione di materiale realizzato mediante lo sfruttamento di minori online. I provvedimenti sono stati emessi dagli gli uffici di polizia postale di Roma, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Palermo, Catania, Bari, Venezia e Trieste.L’attenzione degli investigatori si è concentrata sull’attività di un utente che, pur interessato al procacciamento di materiale pedopornografico, pubblicava su gruppi ristretti informazioni e tracce informatiche, finendo per assumere un ruolo quasi da “giustiziere”. Tuttavia, le sue azioni hanno permesso agli inquirenti di risalire a una vasta rete di individui coinvolti in questo orrendo crimine.
Minori senza fissa dimora in Italia
- Nelle città italiane vivono circa 96mila senza tetto e senza fissa dimora, di cui quasi 13mila sono minori con meno di 18 anni. Persone in povertà estrema, che si trovano ad abitare per strada per tanti motivi diversi. Con un’esistenza difficile, segnata da fragilità materiali e personali, enorme disagio abitativo e isolamento sociale.
- Non di rado purtroppo circondati dall’indifferenza generale, vivendo come invisibili, un aspetto denunciato dalle organizzazioni che si occupano del tema (per approfondire: fio.Psd, Sant’Egidio, Caritas).
- Una vita dura, segnata non solo dalla povertà, ma dall’isolamento, talvolta dal disprezzo.
- – Comunità di Sant’Egidio, I senza dimora
- Una questione particolarmente grave quando a vivere in questa condizione sono bambine e bambini, ragazzi e ragazze. Tendenzialmente nel caso dei minori si tratta soprattutto di persone senza fissa dimora, mentre appare più contenuto il fenomeno dei senza tetto, nonostante il disagio abitativo risulti tra gli ambiti più complicati in termini di reperimento di dati affidabili.
Traffico minorenni(da Freedom United)
Per traffico di minorenni si intende il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’alloggio o l’accoglienza di un bambino o di una bambina ai fini di sfruttamento. Si tratta di un caso particolare di traffico di esseri umani regolato dal protocolli di Palermo.
Secondo la legislazione internazionale nel caso di traffico di minori non è necessario provare l’impiego di mezzi illeciti, come l’utilizzazione della forza o la frode, ed è irrilevante il fatto che il minore abbia acconsentito o meno al suo trasferimento.
L’ILO amplia questa definizione affermando che lo spostamento e lo sfruttamento sono aspetti chiave della tratta di bambini[1]. La definizione di “bambino” utilizzata qui è quella elencata nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia del 1989 che afferma: “bambino significa ogni essere umano di età inferiore a 18 anni, a meno che, secondo la legge applicabile al bambino, la maggiore età si raggiunga prima.”[2] La distinzione delineata in questa definizione è importante, perché alcuni paesi hanno scelto di fissare la “maggiore età” a un valore inferiore a 18 anni, influenzando così ciò che costituisce esattamente dal punto di vista legale la tratta di minori[1]. I bambini vittime della tratta possono essere sfruttati sessualmente, utilizzati nelle forze armate, nel traffico di droga e nell’accattonaggio minorile.
Hunted and thrown into the sea: Greece’s deadly deterrence policy(Freedom United, June 17.2024)
Controlling the flow of migrants trying to apply for asylum in Europe is top of the agenda for governments across the European Union despite evidence that this is plays right into the hand of traffickers. A new investigation by the BBC published just days before World Refugee Day found that Europe’s strategy of prioritizing border control over sea rescue has taken a deadly turn. Over a three-year period, the Greek coastguard has caused the deaths of dozens of migrants including some who were simply thrown directly back into the sea. Death as a deterrent for migrants seeking asylum In recent years, European governments have pursued tough immigration policies designed to deter people from coming to their countries to live. In 2022, Human Rights Watch described the EU’s migration policy as “deterrence by drowning and dehydration”. And it seems the situation has only gotten worse since then.
European cocaine gangs using forced labor to exploit children (Freedom United, June 11,2024)
A recent investigation by The Guardian found the continent’s £10bn appetite for cocaine has led to forced child labor on an equally massive scale. Increasingly powerful drug cartels are forcing hundreds, possibly thousands, of unaccompanied child migrants to work as drug sellers on European streets. They do this to meet the growing demand for cocaine in cities including Paris and Brussels. increase in refugees willing to risk their lives to escape grinding poverty or violence and fleeing to Europe over the last decade is well documented. All migrants are vulnerable to increased risks of exploitation and human trafficking, but unaccompanied children are especially vulnerable to becoming trapped in modern slavery. The new investigation shines a light on that vulnerability. Additionally, E.U. police forces warn that the exploitation of African children by Western European cocaine gangs has now lncreased and reached an “industrial scale.”Belgian federal police for Europol stated: “Thousands of unaccompanied foreign minors cross the EU’s borders every year, disappearing without any traceable trail. Many of them are ‘captured’ by criminal circles to exploit them, which worsens their traumas.” trafficking networks are forcibly recruiting North African minors in increasing numbers to sell narcotics on the streets.
Dal Rapporto UNICEF 2023
In 2023, child rights were under attack in communities across the globe. Many of the more than 450 million children living in or fleeing from conflict zones endured unimaginable suffering – their rights violated or denied.
UNICEF and its partners provided more than 210 million children with services for the early detection and treatment of child wasting, and through our new Community Health Delivery Partnership, we are ramping up progress towards health and nutrition even further.
Allarme baby gang: raddoppiano le segnalazioni per violenza sessuale a Torino (Torino Today, 11/5/024)
di Annissa De Filippi
Rapine, violenze sessuali e bullismo. La violenza dei giovani, nel report della criminalità minorile e gang giovanili del servizio analisi criminale della direzione centrale della polizia, rivela che a Torino negli ultimi due anni sono raddoppiate le segnalazioni di minori denunciati o arrestati per il reato di violenza sessuale.Un dato preoccupante di fronte a una diminuzione significativa del 16,79% di segnalazioni di minori denunciati e arrestati nella fascia di età 14-17 anni per la totalità dei reati. Valori in tendenza con l’andamento nazionale che segna un meno 4,5% con l’esclusione di alcune città critiche: Firenze, Bari, Bologna, Catania, Genova e Milano.
Torino, lui la violenta anche in ospedale. “La madre sapeva”: indagata (La Stampa, 14/8/024)
Sono indagate anche la madre e un’amica di famiglia della ragazzina 13enne che nel luglio 2023, arrivata incinta del padre all’ospedale Sant’Anna di Torino, è stata nuovamente abusata dal genitore durante il ricovero. Una violenza ripetuta, ripresa dalle telecamere di sicurezza. le telecamere «vedono» l’orrore ripetersi: il padre si infila nel letto della figlia nel cuore della notte, costringendola a un rapporto sessuale. Quelle scene fanno scattare subito le manette ai polsi del filippino. L’esame del dna confermerà poi che il bimbo che la ragazzina porta in grembo è proprio del padre. Il piccolo, venuto al mondo pochi giorni dopo, ad agosto, è stato dato in affidamento a un’altra famiglia.
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