Il turismo sessuale non ha freni, più sfruttamento Avvenire, 27 maggio2016


Vent’anni di impegno sembrano persi sul fronte della lotta all’abuso dei minori nel turismo globale. A confermarlo è uno studio diffuso sotto il patronato ONU da Ecpat International (End Child Prostitution, Child Pornography and Trafficking of Children for sexual purpose), organizzazione specializzata nella lotta alla pedofilia con sede a Bangkok che lancia l’allarme: chi sfrutta sessualmente i minori non è perseguito e troppo spesso resta impunito. In aumento gli “occasionali”. Anche l’Europa ora è meta.Coinvolti – secondo il rapporto- Moldavia. Portogallo ed Ucraina. Il fenomeno nel Sud Est asiatico si è allargato anche ai Paesi limitrofi alla Thailandia come dimostrano i casi di Laos, Cambogia e Viet Nam.  Per  quanto riguarda i Paesi di provenienza di tali flussi turistici, troviamo Cina, Giappone, Taiwan, Singapore, Malaysia, Hong Kong, Corea del Sud. Consistente la presenza di australiani, statunitensi , britannici ed altre nazionalità euroopee. La Thailandia resta una calamita “globale”.