UNICEF: nel 2016 sbarcati in Italia 25.800 minori stranieri non accompagnati (da A. Nembri, Vita.it, 13 gennaio 2017)


Sono più che raddoppiati i minori non accompagnati o separati dai genitori che nel 2016 hanno raggiunto l’Italia via mare.  25.800 minorenni che lo scorso anno sono approdati in Italia contro i 12.360 del 2015. Questi bambini arrivati via mare rappresentano un «allarmante 91%» – rimarca Unicef Italia – di tutti i 28.200 minorenni che hanno raggiunto l’Italia nel corso del 2016 come rifugiati o migranti. La maggior parte di questi minorenni non accompagnati o separati che sono arrivati lo scorso anno provengono da 4 Paesi: Eritrea, Egitto, Gambia e Nigeria. Per lo più si tratta di maschi tra i 15 e i 17 anni, tra i nuovi arrivi ci sono minorenni più piccoli e ragazze; queste ultime – sottolinea Melandri dell’ Unicef  – sono esposte a rischio di sfruttamento sessuale e abuso, compresa la prostituzione ad opera di reti criminali. Diverse ragazze intervistate dagli operatori dell’Unicef, all’inizio di quest’anno a Palermo, hanno dichiarato di essere state costrette a prostituirsi in Libia per pagare il costo del viaggio per attraversare il Mediterraneo. Mentre molti ragazzi che arrivano in Libia sono costretti a svolgere lavori manuali. Da parte dell’organizzazione viene osservato che mentre per quanto riguarda i bambini rifugiati o migranti arrivati in Grecia, solo il 17% risulta non accompagnato da un familiare adulto o da qualcuno che se ne prendesse cura, la rotta del Mediterraneo centrale dal Nord Africa all’Italia presenta una proporzione incredibilmente alta di minorenni non accompagnati. Oltre ad affrontare i fattori che costringono i bambini ad intraprendere viaggi da soli, abbandonando le loro case, è necessario sviluppare un sistema organico di protezione e monitoraggio per proteggerli».