Oggi sono 5,8 milioni i bambini siriani che vivono ancora sotto i bombardamenti. Per un bambino su quattro essere costretto a vivere sotto le bombe significa avere conseguenze sulla propria salute mentale. Il dato da non sorprende: oggi sono almeno 3 milioni i bambini che vivono in questo territorio e che hanno meno di sei anni. Ciò significa che da quando sono venuti al mondo non hanno mai visto altro che guerra e morte.
L’ong ne ha parlato nel rapporto “Ferite Invisibili”che valuta l’impatto psicologico sui bambini coinvolti nel conflitto Quello che emerge è una situazione che va al di là di ogni immaginazione. In Siria i bambini vivono con il terrore delle bombe. Ma non basta. A questi bambini spesso mancano i genitori, i loro punti di riferimento. Frequentemente non possono andare a scuola e devono trovare il modo per sopravvivere nonostante livelli di povertà inimmaginabili. Per molti di loro, non manca solo il cibo ma anche l’acqua.Per questo molti vengono reclutati da gruppi armati. “La guerra è un business e spesso i gruppi armati sono gli unici che hanno il denaro per pagare”, ha spiegato un ragazzino agli intervistatori di Save the Children.
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