Il 26 marzo ha avuto luogo- alla Cattolica di Milano -un Convegno su “La protezione del minore attraverso le frontiere” organizzato dal Garante dei Diritti per l’infanzia e l’adolescenza”. In tale occasione è stato presentato un prontuario per l’operatore giuridico(scaricabile dalla sezione Pubblicazioni del sito http://www.garanzia dell’infanzia.org)sulla Convenzione dell’Aia del 1996 che protegge le persone di minore età in Italia e altri 43 Stati, tra i quali tutti i membri UE. Hanno firmato, ma non ancora ratificato Argentina, Canada e USA. Il documento supporta l’attuazione di molte disposizioni contenute nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Nonostante il calo degli arrivi, alla fine di gennaio erano presenti 15.000 minori non accompagnati di cui 4.322 si sono resi irreperibili. Possono essere passati in Nord Europa o essere finiti a mendicare o nelle mani della criminalità organizzata. “hanno progetti migratori complessi verso il Nord Europa dove li attendono parenti o un genitore, aggiunge Filomena Albano- Garante dell’Infanzia -ma non sanno che farsi identificare in Italia non comporta la loro permanenza nel nostro Paese. E’ possibile il ricongiungimento anche in altri paesi europei, certo i tempi sono lunghi ma legalmente ed in sicurezza. La Albano ha anche ricordato la figura dei tutori volontari con 4.000 domande di partecipazione ai corsi di formazione in regioni come Toscana, Abruzzo, Molise e Sardegna. La Convenzione dell’Aia, è stata resa esecutiva nel 2015. Quanto emerso dal Convegno suona attuale e controcorrente. (da Paolo Lambruschi).