Una altra faccia di una stessa medaglia: in Italia l’età del primo accesso di minori alla pornografia è tra i 9 e 12 anni (citizengo.org 3/02/019)


La tecnologia a disposizione dei più giovani sin dall’età pre-adolescenziale (lo smartphone soprattutto) ha reso possibile questo dato pazzesco: in media, in Italia, il primo accesso di un minore al mercato della pornografia avviene tra i 9 e i 12 anni. Tutte le ricerche scientifiche dimostranoche l’uso di pornografia da parte dei più giovani, soprattutto quando si fa ossessivo e dipendente, altera in maniera dannosissima la sfera sessuale nei suoi profili più intimi e delicati. Non solo ingenera enormi disagi verso se stessi (come ansia e depressione), ma si trasforma anche in comportamenti socialmente pericolosi come il cyberbullismo, il ‘sexting‘ (lo scambio di immagini e testi sessualmente espliciti online), atteggiamenti provocatoripredatori e violenti, l’idea di poter abusare degli altri per proprio piacere, fino al rischio di cadere nella rete della pedopornografia. È veramente giunto il momento che la società apra gli occhi su questa vera e propria piaga. CitizenGO avvia da oggi una specifica campagna di sensibilizzazione e denuncia e chiede  di firmare una petizione indirizzata alla Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, affinché disponga un rapporto speciale sul fenomeno nella sua complessità e lo presenti all’esame del Parlamento per rafforzare le norme attuali nel senso di filtri più stringenti ed efficaci. Per firmare:  http://www.citizengo.org/it/pc/168365-salviamo-i-bambini-dalla-pornografia-piu-filtri-e-controlli