Chi scrive stava ascoltando distrattamente il TG in questione, poi una notiza l’ha colpita dolorosamente: tra i tanti piccoli annegati nei nostri mari, in non so quale dei tanti naufragi, è stato trovato un ragazzino sulla cui maglietta era stata cucita la pagella scolastica. Doveva essere bravo a scuola e avranno pensato che una bella pagella lo avrebbe protetto, facilitandogli l’accoglienza perchè positivo campioncino dell’Umanità. Ma il mare non conosce pietà e neppure le burocrazie che si sentono estranee al problema dei naufragi. Ma dove è andata a finire la carità di cui parla San Paolo, fatta di condivisione? I responsabili dovranno rispondere di tanta ingenerosità e quel momento arriva per tutti. Onore e rispetto per tutte quelle OnLus che si sentono chiamate in causa, che non si tappano orecchie ed occhi e si coinvolgono, senza paura, in nome dell’orgoglio di essere Persone e non bruti aridi, ottusi e privi di immaginazione ubriacati dal sentirsi destinati all’eternità di questa vita che è invece effimera come una bolla d’aria nell’acqua. Poveri smemorati seminatori di dolore!