Cinquecento persone di tutte le età, e tutte di sesso maschile, sono stati tratti in salvo dalla polizia che ha fatto irruzione un edificio della città di Kaduna, in Nigeria: quando gli agenti sono entrati sono rimasti senza parole nel vederli tutti incatenati, bambini compresi, e con evidenti segni delle torture subite. “Abbiamo trovato circa 100 studenti, e bambini che avevano anche 5 anni(!!!), in catene, stipati in una sola piccola stanza. Stiamo attualmente dandogli cibo, sono tutti denutriti”. L‘Istituto, il cui scopo dichiarato era quello di rieducare tramite l’apprendimento del Corano adulti e bambini coinvolti in episodi di microcriminalità, era stato segnalato da alcuni vicini che si erano insospettiti. Molti di avevano cicatrici sulla schiena e gravi ferite. La polizia ha trovato una “stanza di tortura”, dove gli allievi venivano appesi alle catene e picchiati quando gli “educatori” ritenevano che avessero commesso un errore.. Le autorità nigeriane hanno assicurato che i quasi 500 prigionieri liberati saranno sottoposti esami medici e psicologici. Le scuole islamiche, anche note come Almajiris, sono comuni in tutto il nord musulmano della Nigeria, un paese diviso in modo più o meno uniforme tra seguaci del cristianesimo e dell’Islam.