La denuncia dell’Onu. «Nelle prigioni degli Usa oltre centomila bambini latinos(Avvenire.it, 23/11/019)


(da Elena Molinari, New York) Più di 100mila bambini sono detenuti negli Stati Uniti a causa della loro condizione d’immigrati e migliaia d’altri in prigioni ordinarie, in violazione al diritto internazionale. La pesante accusa viene da un esperto dell’Onu che, in uno studio sui minori privati della libertà, rivela per la prima volta una cifra che riunisce sia i bambini arrivati da soli un confine statunitense, sia quelli detenuti insieme ai genitori e quelli separati dai membri della loro famiglia al momento dell’arresto.Il professore Manfred Nowak dell’Università di Vienna, autore della ricerca,  mostra che gli Usa detengono il più alto tasso di minori al mondo. Naturalmente la separazione dei bambini, persino piccoli, dai loro genitori introdotta dall’Amministrazione Trump, è vietata dalla <Convenzione sui diritti del bambino».Ma gli Stati Uniti sono l’unico Paese a non aver ratificato la Convenzione sui diritti del bambino, entrata in vigore  nel 1990. Sono comunque vincolati dalla convenzione sui diritti civili e politici che vieta il trattamento crudele e disumano dei prigionieri, che gli USA hanno sottoscritto. Inoltre, almeno 29mila bambini, principalmente legati ai combattenti del Daesh,sono detenuti nel nord della Siria. Anche se alcuni di questi bambini fossero ex bambini soldato, ha affermato Nowak, dovrebbero essere trattati  come vittime,  in modo che possano essere riabilitati e reintegrati nella società.