Giornata contro pedofilia e pedopornografia (Change.org, 7 maggio 2921)


In Germania da tempo vengono messe a segno importanti indagini che stanno sgominando reti pedocriminali  diffuse e radicate. Anche la Polizia postale italiana sta facendo da anni un ottimo lavoro che ha portato all’identificazione di tanti orribili criminali ,ma per noi semplici cittadini, tutti presi dal lockdown e dal COVID, la giornata non ha quasi avuto risonanza, eppure è un problema spaventoso  che dovrebbe far inorridire tutti. Change,org. ha organizzato una raccolta firme e informa: nella  rete Darknet, sgominata ai primi di maggio 2021,  operava un gruppo formato da  400mila  pedocriminali(!) una piattaforma internazionale in cui ci si scambiava  materiale pedopornografico, con bambini anche piccolissimi seviziati e stuprati.In Italia Meter ha annunciato che sarebbero ben 19 milioni i bambini europei  vittime di abusi sessuali e milioni anche i pedocriminali europei.Cifre confermate anche da  Telefono Azzurro che,  ha diffuso un dossier che fotografa la situazione: 224 i casi segnalati ogni anno al loro centro, uno ogni due giorni. Nel 60 per cento dei casi il responsabile è un genitore o un membro della famiglia. Oltre la meta’ delle vittime ha meno di 10 anni. Numeri in costante aumento, che mostrano uno scenario allarmante. Un “fenomeno inarrestabile” ha dichiarato Don Di Noto “In Italia durante il lockdown aumento del 136% di casi.” Solo poco piu’ di un mese fa  la Procura di Catanzaro,  ha condotto una maxi operazione contro la pedocriminalita’ che ha portato al fermo di 119 indagati e 3 arresti: si scambiavano, sui social, video di minori abusati, fra i quali anche dei neonati. Gli indagati hanno un’età compresa tra i 18 e i 72 anni e appartengono a diversi contesti sociali. Circostanze che – sottolinea la Polizia – fanno emergere «l’assoluta trasversalità del fenomeno che comprende professionisti, studenti, disoccupati, pensionati, impiegati pubblici e privati, militari.». L’indagine  è partita un anno fa sulla base di una serie di segnalazioni arrivate attraverso il circuito internazionale di cooperazione in materia di contrasto allo sfruttamento dei minori online con enti esteri e associazioni non governative al Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online dalla Polizia Postale.