L’Organizzazione Internazionale del Lavoro dell’ONU (ILO), in collaborazione con il partenariato mondiale dell’Alleanza 8.7 , si associa all’Anno Internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile adottato dall’Assemblea Generale dell’ONU. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di incoraggiare azioni legislative e politiche finalizzate a prevenire e contrastare il minorile nel mondo.La risoluzione che proclama il 2021 come Anno internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile è stata adottata all’unanimità dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2019 per sollecitare i governi ad adottare le misure necessarie per promuovere il lavoro dignitoso e raggiungere l’Obiettivo 8.7 previsto dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile. Tale obiettivo chiede agli Stati membri di adottare misure immediate ed efficaci per eliminare il lavoro forzato, porre fine alla schiavitù moderna e alla tratta di esseri umani, garantire la proibizione e l’eliminazione delle forme peggiori di lavoro minorile (compreso il reclutamento e l’uso di bambini-soldato) e di porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme entro il 2025. La strategia che guiderà le iniziative si basa su tre pilastri: (i) Agire: identificare l’iniziativa da proporre e mettersi in moto: (ii) Inspirare: condividere il viaggio attraverso storie ed esperienze e; (iii) Crescere: costruire idee e contribuire al cambiamento. L’Anno Internazionale culminerà alla quinta edizione della Conferenza Globale sul Lavoro Minorile (5th Global Conference on Child Labour) che si terrà in Sudafrica nel 2022, dove le parti interessate condivideranno le loro esperienze e si impegneranno ulteriormente nel porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme entro il 2025, così come al lavoro forzato, alla tratta di esseri umani e alla moderna schiavitù entro il 2030.