(da una lettera dell’UNICEF ad AVVENIRE)
L’Afghanistan, infatti, non è proprio il miglior Paese dove vivere la propria infanzia. Figuriamoci per i bambini di strada! E poi si riparla di polio(NdR) Dall’inizio dell’anno più di 550 bambini sono stati uccisi, 1.400 feriti. Come ha chiarito l’Onu, le perdite di bambini nella prima metà di quest’anno hanno costituito il più alto numero di piccoli uccisi e mutilati da quando sono iniziate le verifiche ONU. Durante l’ultima fase del conflitto armato fino alla presa di Kabul pochi giorni fa, come Unicef ha continuato a operare per i bambini. Una cosa è certa: l’Unicef,presente da 65 anni, vuole restare e aiutare ogni bambino e ogni donna in Afghanistan. Ecco perché ritiene che occorra ampliare la risposta umanitaria nel Paese, subito, prima ancora di riflettere sui corridoi umanitari. Nel breve termine sta fornendo team mobili sanitari e per la nutrizione nei campi per gli sfollati interni e sta aumentando la fornitura di acqua nei campi per sfollati. C’è molto da fare ancora per sconfiggere la polio. L’Afghanistan è uno dei due Paesi polio-endemici al mondo. Sarà quindi fondamentale continuare ad avere l’accesso alle comunità, comprese case e moschee, per vaccinare i bambini sperando che l’accesso diventi più facile. .Con mezzo milione di persone sfollate all’interno del Paese e oltre 18 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria, oltre la metà delle quali sono bambini, (10 milioni), i bisogni sono enormi. Senza un’azione urgente si prevede che 1 milione di bambini sotto i 5 anni saranno a rischio alla finr del 2021. Occorre una situazione di pace, di rispetto dei diritti umani, di donne. bambini e bambine e stabilità duratura. Per raggiungere i bambini più difficili da raggiungere, occorre subito un accesso sicuro e senza ostacoli alle zone critiche, secondo gli impegni del Core Commitments for Children in Emergencies e i princìpi umanitari. Oppure una catastrofe senza precedenti.