l terremoto ha distrutto migliaia di abitazioni e uno dei ponti che costituiva la via di accesso principale all’area più colpita del Paese. I bambini-circa 15.000 sotto i cinque anni sono esposti al rischio di violenze o abusi -(al solito! N.d.r,)e l’allestimento di ripari sicuri è la necessità più urgente. C’è anche bisogno immediato di cibo e acqua potabile per evitare il rischio di malattie. Tutte le principali associazioni ed Enti stanno fornendo aiuto, Anche la CEI ha stanziato 1 milione di euro dal fondo dell’8per mille mentre tonnellate di viveri e generi di prima necessità stanno arrivando da UNICEF. Almeno qui si ha la sensazione di poter risolvere qualcosa, a differenza della tragedia afghana dove, tanto per citare un caso, addirittura Emergency, pur rimanendo sul posto, sta ridimensionando le sue strutture,