. Ci sono medici,imprenditori, stimati professionisti, un ex poliziotto e un carabiniere in congedo tra le persone arrestate nell’indagine sulla pedofilia che ha portato all’arresto di sei persone con l’accusa di aver violentato complessivamente 128 bambini, tutti maschi, di cui 37 sono già stati identificati. Si tratta di ragazzini tra i 9 e i 14, nella maggioranza dei casi in situazioni familiari di estremo disagi che i genitori obbligavano a prostituirsi per poche lire.L’operazione de carabinieri del comando provinciale di Roma, ha preso le mosse dalla denuncia di una madre. I suoi due figli di 11 e 14 anni erano costretti sul marcipiede dal padre .Al vertice dell’organizzazione c’era R.M., romano di 38 anni, ex dipendente della Polizia di Stato e attualmente impiegato presso il Provveditorato agli studi di Roma. L’uomo, proprio grazie alla sua posizione, aveva libero accesso a tutti i dati del ministero della Pubblica Istruzione e forniva agli altri pedofili le liste dei bambini più avvicinabili, quelli che i pedofili definivano “selvaggina fresca”. L’indagine ha riguardato anche insospettabili che hanno ricevuto informazioni di garanzia e hanno avuto le abitazioni e gli uffici perquisiti dai carabinieri. Tra gli arrestati c’è anche S.F., 59 anni, un bidello della scuola elementare Don Rinaldi, che avrebbe messo a disposizione i locali della scuola per filmare, in diretta, le violenze sessuali sui ragazzi. Tra gli arrestati anche un ex carabiniere, B.G. di 34 anni, attualmente “buttafuori” di un locale nel quartiere Aurelio di Roma, il quale procacciava bambini ai frequentatori della discoteca. Le indagini, coordinate dal pm Maria Monteleone di Roma sono durante nove mesi con 23 investigatori del nucleo operativo di via Selci e hanno scoperto circa 89 mila foto, 128 videofilmati ,5000 files informatici crittografati. Ma, questa volta, i pedofili erano organizzati anche “politicamente” fino al punto di progettare attentati contro magistrati, carabinieri e sacerdoti che si occupano di minori. |