Tante, troppe guerre dimenticate. Le minacce ai bambini intrappolati nelle guerre continuano ad aumentare” – ha detto il Direttore Generale dell’UNICEF Ann Veneman. “Ormai non restano semplicemente vittime del fuoco incrociato, ma sono divenuti l’obiettivo predestinato di violenze, abusi e sfruttamento, alla mercé di gruppi armati che vessano i civili”. Il rapporto delinea il quadro della condizione dei bambini nei principali scenari e riferisce di: a) Uccisione o mutilazione di bambini: almeno 1/3 delle vittime di residuati bellici sono bambini di 85 tra paesi in guerra e scenari postbellici. In Libano, centinaia di migliaia di bombe a grappolo sganciate nel 2006 restano disseminate in aree scolastiche e terreni agricoli. b) le armi leggere e gli ordigni inesplosi hanno causato danni permanenti a milioni di bambini. c) Arrruolamento di bambini soldato. Nel 2004 tale pratica avveniva in 43 paesi e ora sono 85. d) Attacchi contro scuole o ospedali sono aumentati drammaticamente negli ultimi anni. Nel 2006, in Afghanistan sono stati oltre 100 le bombe e missili contro edifici scolastici .e) Stupri e gravi abusi sessuali in tutti gli scenari di guerra, assumono la forma di schiavitù sessuale, induzione alla prostituzione, mutilazioni genitali, violenze di genere ecc. con conseguenze mediche e psicologiche spesso permanenti. Nella Repubblica Democratica del Congo, il 33% delle vittime di violenze sessuali sono bambini. f) Rapimento di bambini per arruolamento, sfruttamento sessuale e lavoro forzato. Dall’inizio della guerra nel nord dell’Uganda i bambini rapiti sono stati oltre 25.000; in Nepal più di 22.000 scolari sono stati rapiti dai maoisti tra il 2002 e il 2006. Le violenze anche sessuali sui bambini fanno ormai parte dello scenario della guerra russo/ucraina, soprattutto con l’arrivo dei mercenari ex combattenti in Siria.