Bambini poveri ed emarginati: corona virus ed istruzione(da Save the Children)


Circa 1,2 miliardi di studenti, pari a quasi i tre quarti della popolazione studentesca del mondo, sono stati colpiti dalla misura di chiusura di scuole e università disposta da più di 120 paesi. Questo numero è destinato a crescere man mano che aumenta la diffusione del Coronavirus,  necessaria un’azione urgente governi per evitare che milioni di bambini vulnerabili perdano la propria istruzione e per garantire loro  un apprendimento remoto inclusivo, riconoscendo che la chiusura delle scuole colpirà maggiormente i bambini più emarginati e vulnerabili. L’impatto della chiusura delle scuole si estende oltre l’interruzione dell’istruzione, comporta anche altri rischi per i bambini emarginati e quelli provenienti da famiglie a basso reddito, perché molti fanno affidamento sui pasti scolastici per sostenere la loro alimentazione quotidiana. La  situazione è senza precedenti. Il numero di bambini che nel mondo hanno dovuto abbandonare improvvisamente la scuola   equivale all’intera popolazione dell’India.
Sappiamo per esperienza che soprattutto in alcuni contesti se i bambini non frequentano la scuola, maggiori probabilità ci sono che non torneranno mai più, in particolare le ragazze e coloro che provengono da famiglie a basso reddito. È necessario che i poveri, disabili o emarginati,i rifugiati e i minori sfollati nei campi profughi vengano dotati di strumenti  per accedere a tecnologie di facile utilizzo. Se i piani non verranno attuati con urgenza, molti bambini corrono il rischio di non tornare mai più a scuola ed essere condannati a una vita di stenti e sfruttamento.