Bolsonaro, l’ultimo dei minimizzatori (Il Foglio(27/3/020)


Per il presidente del Brasile il coronavirus è una febbricola e non c’è bisogno di lockdown. Tra negozi aperti, funzioni religiose e bagni di folla i casi crescono in fretta. In Brasile il coronavirus ha avuto finora una portata minore rispetto alla Cina, l’Europa o gli Stati Uniti. Ma dopo il primo contagio arrivato dall’Italia i casi in una settimana sono quadruplicati, fino ad arrivare a 3027, con 77 morti. E il timore è per quel che potrebbe accadere se il male dovesse raggiungere le 763 Favelas di Rio de Janeiro. Là dove tra 1,5 e 2 milioni di persone vivono in condizioni estreme, senza servizi igienici o acqua corrente… La redazione del sito ha ascoltato allibita l’intervista a Jair Bolsonaro che ha detto che il virus colpisce gli ultrasessantenni e che si sa che l’Italia è un paese di vecchi. Ha affermato che lui non si ammalerà perché ha un passato di sportivo e che se tanta gente morirà non è un problema che lo preoccupa.”E’ normale” ha aggiunto. Ci chiediamo in quali   mani sia la Foresta Amazzonica, soggetta a massiccio   disboscamento da parte delle multinazionali. E’ il grande polmone della Terra oltre ad essere il luogo dove vivono tante specie animali e, soprattutto,  molte etnie di cui stanno decretando la morte. Leggete le Poesie degli indios amazzonici Piaroa e resterete sbalorditi dalla loro profondità.Può un uomo decretarne la scomparsa?