«San Paolo si è fermata. La gente ha molta paura e si è chiusa in casa. Fino a due giorni fa, Bolsonaro ha continuato a definire il virus «un complotto» per distruggerlo. Dichiarazioni che hanno irritato anche i suoi, spaccando l’esecutivo. Perfino Facebook, Instagram e Twitter ne hanno rimosso i post per «tutelare la salute pubblica». Poi, ieri, il dietrofront: il presidente ha definito il coronavirus «tra le sfide più grandi» e lanciato un piano di aiuti. Il contagio, nel frattempo, si estende: ieri è stato colpito il primo nativo amazzonico, una 19enne del popolo amazzonico Kokama.