20 ragazzini si scambiavano foto di pedofilia e decapitazioni: il più anziano aveva 17 anni(Il Messaggero di Roma, 11/7/2020)


Una «chat dell’orrore» l’hanno definita gli stessi inquirenti, usata da ragazzini, 17 anni il più anziano del gruppo, 13 i più piccoli (!), per scambiarsi immagini con contenuti a carattere pedopornografico e files gore, ultima frontiera della crudeltà, con video di suicidi, decapitazioni, squartamenti e mutilazioni di persone, in qualche caso di animali. A scoprirla la polizia postale della Toscana, coordinata dalla procura presso il tribunale per i minori di Firenze. Nell’inchiesta al momento risultano coinvolti 20 giovanissimi, tra cui sette tredicenni, perquisiti nei giorni scorsi su ordine della procura in Toscana e fuori regione: vivono un po’ in mezza Italia, nelle province di Lucca, Pisa, Cesena, Ferrara, Reggio Emilia, Ancona, Napoli, Milano, Pavia, Varese, Lecce, Roma, Potenza e Vicenza. Il primo esame effettuato sui pc e cellulari che sono stati sequestrati ai ragazzi nell’ambito dell’operazione, non lascerebbe dubbi sul loro coinvolgimento.Tutto è partito cinque mesi fa dalla denuncia della madre di un 15enne di Lucca: sul cellulare del figlio aveva trovato numerosi filmati hard e gore con protagonisti giovanissime vittime.