In questi giorni abbiamo cominciato a riferire della spaventosa situazione dei bambini in Ukraina. Tutte le guerre sono orrende nella stessa misura e i bambini sono sempre le prime vittime. Ovunque la sofferenza inflitta ai piccoli -non solo con le guerre -raggiunge livelli inimmaginabili: bambini venduti, bambini che si prostituiscono per fame, trafficati per combattere in Yemen, o destinati alla schiavitù, al mercato dei pedofili anche sadici e le spose bambine con i loro frequenti suicidi… Sul sito ne raccontiamo spesso, anche perchè se ne sa ben poco. Sono veramente milioni i bambini che vivono nell’ombra. L’Ukraina è oggetto di tante trasmissioni, non solo dei TG. Ed è logico che sia così e ben venga, E’ una guerra tra Davide e Golia, proprio dietro l’angolo di casa nostra, con un popolo coraggioso e indomito disposto a tutto, da un lato e dall’altro un esercito agguerrito, ma con soldati poco convinti e mandati al massacro, soldati che parlano la stessa lingua dei loro “nemici” e che spesso hanno nonni o parenti in Ukraina, (addirittura a Mosca c’è una stazione ferroviaria che si chiama Kievsky Bocsal che collega le due citta, chissà se ancora esiste?) soldati affamati perché spediti a combattere con poco cibo (la guerra sarebbe dovuta durare solo pochi giorni) e che, se fatti prigionieri, vengono addirittura sfamati dalla popolazione locale. E su tutto la tragedia dei bambini. Ma non si faccia l’errore di confondere i russi con i loro spietati capi. Chi scrive è vissuta per 4 anni a Mosca e del popolo russo ricorda la gentilezza e l’amore per gli animali, i tetrapack del latte aperti e riempiti di briciole per i passerotti nei parchi per sfamarli durante il gelido inverno russo.. i minuscoli appartamenti sovraffollati in cui non mancava mai un cane, un gatto o almeno una gabbietta con uccellini. Un popolo da sempre oppresso e fatalista ma buono e generoso ,poco incline alla ribellione. Stiamo assistendo ad una tragedia e siamo tutti spaventati dalle armi atomiche che vengono minacciate ad ogni piè sospinto. Insomma tutto questo per dire che non parleremo più dei bambini in Ukraina, delle migliaia di vittime innocenti di un insensato conflitto. Sono tanti ad informarci, inutile aggiungere anche la nostra voce angosciata, mentre i bambini disperati del Sudan, della Siria, dell’Afghanistan, dell’India, di tanti Paesi africani… non fanno notizia: sono solo dei bambini che vivono i loro drammi nell’ombra e nel diffuso disinteresse da parte della gente comune, su cui è giusto richiamare l’attenzione. E’ per loro che il sito é stato creato.