Solo di recente è emerso che in Ucraina vivono circa 3000 bambini di strada, Il 70% dei quali a Kiev. Spesso la polizia li ferma e li porta in internati-riformatori dove il trattamento è simile a quello riservato ai delinquenti comuni. Questi ragazzi, che, come tutti i bambini di strada del mondo vanno avanti sniffando colla, rubacchiando e prostituendosi, hanno alle spalle un breve ma traumatico passato, spesso sono psicologicamente disturbati. La “Caritas Spes” ucraina con altre realtà, aveva avviato interventi per un recupero. Grazie all’interessamento di alcuni amministratori della capitale si era ottenuto l’utilizzo di due locali siti nelle vicinanze della Stazione ferroviaria, e in quartieri di periferia. In questi luoghi il bambino trovava, prima di tutto, serena accoglienza e si provvedeva affinché potesse lavarsi, cambiarsi e consumare un pasto. Poi era nata l’idea di realizzare una casa di accoglienza. Si era individuata una casa a una ventina di chilometri da Kiev. Edificata su tre piani per un totale di 360mq, con riscaldamento, orto e giardino. Con la guerra che fine avrà fatto questo sogno e questi sfortunati bambini saranno scampati alle bombe? Potranno ancora avere un futuro? Avevamo detto che non avremmo più dato notizie sull’Ukraina visto l’ampio spazio dedicato a questa tragedia da TV e reti di informazione, ma della situazione dei bambini di strada in una città aggredita dalle bombe nessuna parla. Eppure stanno lì terrorizzati e soli: come sempre ultimi fra gli ultimi.

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