Dal terrore di morire sotto le bombe al pericolo di finire nelle mani di trafficanti. Per combattere questa battaglia Telefono azzurro è impegnata al confine tra l’Ucraina e la Polonia, tra Leopoli e Lublino. Il presidente di Telefono azzurro, Caffo, è andato sul posto. «Finora in Polonia sono arrivati 1 milione e mezzo di minori ucraini – spiega – e per la maggior parte sono bambini molto piccoli, non adolescenti, bisognosi di cure e di assistenza. Ci sono anche molti disabili che provengono da istituti ». A Stalowa Wola è stato organizzato un hub di prima accoglienza, poi i bambini vengono sistemati in centri specializzati, case famiglia, e strutture delle tante associazioni impegnate a tutela dell’infanzia. Ma è una lotta contro il tempo per evitare che i bambini spariscano nel nulla. Il rischio è altissimo. La seconda e la terza ondata hanno visto tantissimi minori soli e molto più indifesi e vulnerabili ».Telefono azzurro fa rete per proteggerli con associazioni e istituzioni, attraverso Missing children, la Federazione europea per i bambini scomparsi e sfruttati sessualmente. Telefonando al numero gratuito europeo 116000 è possibile ricevere aiuto. La linea è gestita in Italia dagli Interni tramite Telefono Azzurro «Stiamo vivendo giornate difficilissime perché mancano educatori, psicologi e mediatori per migliaia di bambini che parlano solo ucraino o russo. Ma c’è la collaborazione di realtà come Microsoft e Tik-Tok per il riconoscimento facciale dei bambini».