Oggi è il 1° Maggio. Festa del Lavoro. La Festa di chi il lavoro ce l’ha, di chi lo ha, ma incerto, o precario, di chi lo ha perso e non riesce a trovarlo. Ma mi chiedo, é anche la festa del lavoro per quei milioni di bambini costretti a lavorare nelle miniere di tanti Paesi del Sud del Mondo, mettendo continuamente a rischio le loro piccole vite, nelle piantagioni del Sud Est Asiatico per un compenso irrisorio, per tutte le spose bambine che lavorano come minuscole schiave nelle case dei loro mariti padroni, per quei piccoli venduti ai pedofili, bambini o bambine che siano, ma anche per l’infanzia sfruttata in mille lavoretti clandestini anche da noi, nelle nostre campagne in barba alle leggi, per quei bambini costretti a maneggiare materiali pericolosi che possono provocare attraverso il contatto, gravi malattie delle cui cure nessuno si occuperà? Eppure secondo logica tutti questi bambini lavorano e oggi dovrebbe essere un giorno di festa anche per loro o forse è la festa dei loro sfruttatori e di tutti noi che sappiamo quello che succede, ma preferiamo abbandonarci alla retorica delle corone di fiori, delle medaglie concesse ai familiari degli scomparsi nei nostri Paesi benestanti. Per carità il ricordo è sacrosanto, il dolore sofferto ed il suo ricordo è l’unica spinta che può far cambiare le cose e che va contro la facile smemoratezza di tutti per quanto riguarda tante tragedie. Ma ricordiamoci anche di quei milioni di bambini sfruttati in nome del dio denaro in tutto il mondo in via di sviluppo e del cui lavoro spesso rigonfio di sangue beneficiamo quando, ad esempio, ci godiamo un bel pezzo di cioccolata, ci spalmiamo sul pane una gustosa crema dolce o salata, poco importa, quando ci godiamo un bel fritto misto oppure quando chattiamo o parliamo a tutto spiano con il cellulare o usiamo la nostra moderna e tecnologica automobile, ecc.ecc. In fin dei conti sono anche loro lavoratori…Cerchiamo almeno di riflettere ricordando che, per la nostra ignavia, non siamo comunque esenti da responsabilità. Cerchiamo di prendere contatto con coloro che cercano di proteggere questi piccoli: le associazioni ed organizzazioni sono tante. Proviamo ad offrire (come molti di noi stanno già facendo) magari una piccola parte del nostro tempo libero e ricordiamo che è il chicco che fa il granaio, altrimenti anche noi dovremo rispondere prima o poi della nostra colpevole smemoratezza. Buon Primo Maggio!