Una fiammella di speranza…nonostante tutto. In Sierra Leone. il 52,3% della popolazione vive con meno di 1,90 dollari al giorno. Ha una popolazione di oltre 7 milioni di abitanti, con un’aspettativa di vita di solo 50 anni¸ chi ha meno di 15 anni rappresenta ben il 41,2% degli abitanti. Tra guerre civili ed Ebola il Paese si colloca economicamente ai livelli più bassi del mondo. Molte adolescenti giovanissime per sopravvivere sono costrette a prostituirsi. iI salesiano argentino Jorge Mario Crisafulli ha creato nel 2016 una casa di accoglienza-Fambul-, a Freetown. Lavora con i giovanissimi più vulnerabili: ha iniziato con i bambini soldato e ora si dedica ai bambini di strada, spesso orfani dell’Ebola, e, anche alle giovanissime prostitute di strada .«Mi prostituivo per poter mangiare», dice Aminata, che a tredici anni era diventata una prostituta di strada , dopo la morte dei genitori. In genere le ragazze guadagnano da uno a due Euro al giorno. Il programma di recupero per prostitute minorenni di età compresa tra nove e diciassette anni , ha visto la presenza di 953 ragazze che ricevono cure psicologiche e mediche , frequentano la scuola o un percorso di formazione professionale. Il 43 per cento delle ragazze accolte viveva per strada prostituendosi ovunque. Inoltre, il Centro Don Bosco si impegna affinché clienti e sfruttatori siano sanzionati. La storia di Aminata ha avuto un lieto fine: dopo il ritorno al villaggio dove vive la nonna, fa la parrucchiera, ha sposato un elettricista e ha un figlio. Papa Francesco ha visitato questo Centro.